venerdì 22 giugno 2018

SEROTONINA E DESIDERIO DI CARBOIDRATI

La serotonina è il più importante neurotrasmettitore (canale di comunicazione del cervello) che regola il desiderio di cibo, il senso di sazietà (l’appetito), l’umore, il sonno, il dolore, l’aggressività, l’ansia e molto altro.       Tratto da Perché le diete falliscono                                                                  (Macro Edizioni, 2010) 

Il desiderio smodato di cibo è dovuto a bassi livelli di serotonina. Quando questa sostanza non è presente a livelli adeguati, nel nostro inconscio nasce il desiderio di cibi che entrino velocemente in circolo nel sangue sotto forma di zuccheri, come per esempio i carboidrati ad alto indice glicemico (IG). Questi particolari carboidrati sono contenuti nei bagel, nel pane bianco, nella pasta, nei dolci, nelle patatine, nei cracker, nelle caramelle, nei cereali, nelle bibite dolci, nei succhi di frutta ecc. Questi cibi innalzano i livelli di insulina.

L’insulina, in qualche modo, fa sì che il triptofano entri nel cervello. Il triptofano poi si trasforma in serotonina. E la serotonina ci fa sentire bene! Per questa ragione certi cibi vengono definiti “cibi di conforto”. Ed ecco la ragione per cui le persone tendono a mangiare seguendo le emozioni. Questo cambiamento di condizione che avviene nel cervello, benché sottile, ci fa sentire bene! Per dirla con parole semplici, le persone mangiano questi particolari cibi per sentirsi meglio. Sono infatti alimenti di auto-cura. Come vedete, dunque, le scelte alimentari rispondono a ragioni emotive e a sistemi premianti. Sfortunatamente questa è proprio la ragione per cui l’incidenza dell’obesità è così alta.

Anche i cibi con basso tenore di grassi ti fanno sentire così I cibi a basso tenore di grassi o addirittura senza grassi sono pieni di zuccheri e provocano la medesima risposta. Inoltre, i cibi come i bagel, il pane, la pasta e i cereali sono solitamente senza grassi e in genere considerati carboidrati complessi, ma subiscono un processo di raffinazione in modo da avere un gusto estremamente piacevole; specialmente i bagel, che si mantengono sempre così morbidi! È questo processo di raffinazione che li rende carboidrati ad alto IG. Perché? Perché i cibi sottoposti a raffinazione e processi di lavorazione industriale richiedono tempi di digestione brevissimi. Quindi, il minuto dopo che li avete mangiati, sono già entrati in circolo nel sangue sotto forma di zuccheri. Questo provoca il rapido aumento dei vostri livelli di insulina. Inoltre, questi cibi senza grassi o con pochi grassi contengono pochissime fibre e una quantità irrisoria di proteine.Quando la serotonina si abbassa nuovamente, si ripresenta il desiderio di cibo. Mangiare questi carboidrati ad alto IG ( indice glicemico) in genere provoca apido rilascio di insulina. Una delle funzioni dell’insulina è quella di regolare accuratamente la quantità di zucchero che il sangue porta al cervello e l’aumento dei livelli di insulina fa aumentare anche i livelli di serotonina. Ed è proprio la serotonina che ci fa sentire così dannatamente bene. Ma la sensazione di benessere che deriva da questi cibi è solo temporanea, dura poco più di un’ora. Per provarla nuovamente, il nostro cervello ci forza, a un livello subcosciente, a mangiare ancora i cibi che innescano la reazione. E ancora una volta, l’insulina aumenterà e porterà a produrre serotonina. Questo ciclo si ripete all’infinito. Giorno dopo giorno. Mese dopo mese. E, mentre gli effetti della serotonina sono di breve durata, le calorie in eccesso restano e non se ne vanno. Il risultato è una nazione dove il 65% della popolazion è obesa e depressa. 

Il 98% delle diete continuerà inevitabilmente a fallire fino a che non saremo capaci di mantenere livelli adeguati di serotonina.

Sfortunatamente ci sono ancora troppe persone che credono di non poter fare a meno di questi cibi. Ma non è vero. Accade solo perché la chimica vitale del cervello non è ottimale. La sola dipendenza è costituita dalla volontà di curare se stessi mangiando cibi che aumentino la serotonina. Tutto accade a un livello subcosciente.

La serotonina è un neurotrasmettitore maggiore che non controlla solo il desiderio di carboidrati, ma riduce anche naturalmente l’appetito e regola il meccanismo di controllo della sazietà.
Sì. Controlla il desiderio di cibo, ma anche le calorie totali che vengono introdotte giocano un ruolo essenziale nella perdita di peso e nel mantenimento. 
ILoncetto base della perdita di peso è: se mangi più cibo di quanto il tuo corpo ne richieda, esso verrà immagazzinato sotto forma di grasso. Questo è vero soprattutto se c’è un eccesso di carboidrati, perché i carboidrati possono essere utilizzati solo come carburante per il corpo e per la mente.

Quindi, se non vengono utilizzati, tendono a essere immagazzinati come grasso. Invece, proteine e grassi possono essere utilizzati dal corpo per la ricostruzione e il ripristino delle cellule, degli ormoni, degli enzimi, dei muscoli, dei neurotrasmettitori ecc. Anche in questo caso, la serotonina controlla le due ragioni chiave del fallimento della dieta: il desiderio di carboidrati e l’appetito.

Livelli adeguati di serotonina sono cruciali anche per alleviare la depressione, l’ansia, gli attacchi di panico, lo stress, il mal di testa, l’emicrania, il dolore, la Pms, l’Add, l’Ocd ecc. Una volta raggiunti e mantenuti livelli adeguati di serotonina, non solo comincerete a perdere peso, ma sarete anche di ottimo umore. Vi sentirete meno stressati. Migliorerà moltissimo la qualità del sonno. Vi arrabbierete molto meno, sarete più calmi e più concentrati. L’indolenzimento e il dolore si ridurranno. Vi sentirete più energici senza bisogno di utilizzare dannosi stimolanti. La vostra stessa vita vi sembrerà più ricca e intensa. La serotonina controlla molte funzioni importanti del corpo.

Quasi tutto nella vita sembra attaccare e abbassare i livelli di serotonina, l’aumento dello stress, la mancanza di sonno ristoratore, un’alimentazione povera, uno stile di vita sedentario, una dieta con pochi grassi o diete in generale, carboidrati ad alto IG o eccessivo consumo di carboidrati in genere, cibi industriali e raffinati, zucchero e dolcificanti artificiali. Caffeina, nicotina, efedra, cioccolata, alcol, sostanze farmacologiche illegali e farmaci da banco e non, sono tutte cose che abbassano la serotonina.
 Chi non è stressato nella propria vita? Quanto spesso i vostri pasti sono bilanciati e nutrienti? Quando è stata l’ultima volta che avete dormito un sonno veramente ristoratore? E chi non beve alcolici o caffè? Tutte queste cose, oltre a numerose altre, abbassano la serotonina. E quindi ci sentiamo depressi. Irritabili. Ansiosi. Stressati. Facili all’ira. Stanchi. Cerchiamo un sollievo emotivo. Qualcosa che ci faccia sentire meglio! E la nostra mente, inconsciamente, ci induce a cercare i tipi di cibi o le sostanze che sa capaci di stimolare la produzione di serotonina, così da farci stare bene. La maggior parte di noi non sa perché desidera dolci al cioccolato, maccheroni al formaggio, patate fritte, bagel oppure caffeina e alcol. Diamo semplicemente per scontato il fatto di essere deboli, dipendenti o senza forza di volontà. Non è vero! Il desiderio di questi cibi è l’effetto collaterale di bassi livelli di serotonina. Ma aumentare la serotonina in questo modo, richiede anche un’impennata dell’insulina. E l’insulina è l’ormone che porta il corpo a immagazzinare il grasso.

. Oltre agli alti livelli di stress, ci sono probabilmente anche molte altre condizioni che provocano un abbassamento della serotonina. Alla fine della giornata, la vostra serotonina è precipitata. Quindi il vostro cervello comincia a dare segnali di disturbo, come per esempio indurvi a desiderare certi cibi. E continuerà a portarvi verso quei cibi che possono sollecitare nuovamente la produzione di questa sostanza cerebrale che dà benessere. Chi ha sempre provato il desiderio di certi cibi, sa bene quanto potente esso sia. 

Ricapitolando, le sostanze presenti nel cervello sono più potenti delle droghe e quando il cervello ne resta privo, farebbe qualsiasi cosa per salvarsi. Infatti vi induce a consumare cibi che introducono velocemente zuccheri nel sangue. L’altro suo obiettivo è quello di rafforzare la serotonina, non importa come, in modo da aiutare corpo e mente a funzionare in maniera adeguata.

Un altro esempio è quando non si dorme abbastanza. Avete mai notato che quando siete stanchi, magari quando avete trascorso la notte fuori o quando il sonno non vi ha ristorato, gli unici cibi di cui vi sentite affamati sono i carboidrati? Non importa quanto cerchiate di evitarli, nulla soddisfa il vostro appetito. Ed è così fino a che non riuscite finalmente a mangiare un boccone dei vostri carboidrati preferiti. Può essere la pizza, possono essere i cereali, la torta di patate dolci, i bagel tostati, i pretzel, le patatine fritte. O forse siete più inclini verso il gelato, la frutta secca, lo yogurt, l’uva passa, i biscotti Oreo, le barrette di cioccolato. Comunque, qualsiasi carboidrato scegliate, una volta mangiato, la vostra insulina si impennerà e seguirà subito dopo l’aumento della serotonina. Ma quella sensazione di benessere dura solo un momento. In quel momento, come per magia, il desiderio di cibo improvvisamente svanisce, la vostra fame cessa. Vi sedete, prendete un profondo respiro, vi sentite così bene! Ma al massimo per un’ora. Poi ci siamo di nuovo. Ancora una volta. Il desiderio di carboidrati torna a bussare dolcemente alla porta. Poi comincia a bussare più forte. Fino a che non mangiate di nuovo. E il ciclo si ripete. All’infinito.
 benessere che deriva dal mangiare carboidrati ad alto IG dura veramente poco. E quando la vostra serotonina si abbassa di nuovo, cosa che accade nel giro di un’ora, il vostro cervello ricomincia il ciclo della fame ancora una volta. Non dimenticate, ogni volta che cedete a questo desiderio di cibo, permettete al vostro corpo di immagazzinare più grasso. Anche l’insonnia è un altro effetto collaterale della serotonina bassa, ma non assumete Ambien, Lunesta o altri farmaci che inducono il sonno. Non solo danno dipendenza, ma gli effetti collaterali sono pericolosi, limitano la capacità di preparare i pasti e di mangiare, di avere rapporti sessuali, persino di guidare l’auto e non consentono di serbare memoria di ciò che si fa durante il loro effetto! Invece di assumere farmaci, assicuratevi di avere un livello adeguato di serotonina durante il giorno in modo da poterla convertire in melatonina per regolarizzare il ciclo del sonno.

La serotonina viene prodotta in diverse parti del cervello e del corpo dove poi può essere immagazzinata o rilasciata. L’attività della serotonina si sviluppa nel tronco encefalico dai gruppi di neuroni conosciuti come nuclei del rafe. Dal cervello, la serotonina si diffonde a pressoché tutte le parti del SNC (sistema nervoso centrale) rendendo le reti delle ramificazioni della serotonina un sistema neurochimico in espansione nel cervello. L’importanza di questa rete appare evidente quando si comprende che ogni neurone serotonergico esercita la sua influenza su oltre cinquecentomila neuroni target! Considerata questa vasta diffusione di serotonina nel SNC, non sorprende che questo neurotrasmettitore sia correlato a così tante funzioni.


1 commento:

  1. bagel ( plurale ciambelle )

    Un rotolo di pane toroidale che viene bollito prima di essere cotto .

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